Grecanico
CENNI STORICI Non si conoscono le origini di questo vitigno coltivato in Sicilia da
diversi secoli, il suo nome come per altri vitigni con lo stesso suffisso, Greco, Grechetto ecc., si deve al tipo di vino passito, da essi ottenuto nel Medio Evo, ad imitazione di quelli d’importazione Greca; presumibilmente è la stessa uva che Cupani (1696) descrive come uva siciliana detta “Grecani”, mentre il Geremia (1835) ne classifica due tipi a grappolo spargolo (Grecanico a giriamoli) e uno a grappolo compatto e con due ali (Grecanico a croce); erroneamente confuso con la Garganega se ne distingue sia morfologicamente sia mediante marcatori molecolari. L’area storica di diffusione ricade nelle province di Trapani e di Agrigento, ceppi sparsi si trovano in molti vigneti siciliani.
CARATTERISTICHE DEL VITIGNO Pianta vigorosa, foglia media, pentalobata, pentagonale; grappolo grande, medio-grande, conico o cilindro-conico, più o meno allungato, con una o due ali, mediamente spargolo, acini medi da sferoidali a leggermente appiattiti, buccia poco pruinosa di colore giallo dorato. Maturazione media.
CARATTERISTICHE DEL VINO Vino fine di colore giallo paglierino, discretamente alcolico, i descrittori che lo caratterizzano sono floreali e di frutti bianchi, sapore asciutto, fresco e armonico. DOC Alcamo, Contea di Sclafani, Contessa Entellina, Delia Nivolelli, Erice, Menfi, Monreale, Santa Margherita di Belìce, Sciacca.
ZONE DI DIFFUSIONE Province di Agrigento, Trapani e Palermo.